Lavorando ogni giorno con i minori stranieri non accompagnati accade che ci si abitua alle diversità; se fino a un certo punto si scoprono cose nuove e ci si confronta e ci si interroga quotidianamente, si arriva poi a non concentrarsi più su cosa contraddistingue ma su cosa unisce. Si impara a vedere negli adolescenti stranieri gli adolescenti di tutto il mondo, con colori e sfumature di pensiero, momenti di gioia tristezza allegria rabbia dubbio preoccupazione tipici di chiunque abbia o abbia avuto 16-17-18 anni.

In questi mesi come equipe ci siamo interrogati e formati sull’importanza della partecipazione attiva dei ragazzi nella nostra società. Ci è sembrato indispensabile trovare degli strumenti per farli sentire protagonisti di questo mondo che a volte li vede ma molte volte li ignora, che spesso li giudica senza provare a conoscere e capire. Dopo quasi due anni in cui l’emergenza sanitaria ha ammutolito un po’ tutti, noi abbiamo scelto di andare contro corrente e dare voce, non solo ai nostri ragazzi ma anche a chi ha un pensiero da dire su di loro e le loro scelte.

I ragazzi hanno raccontato di sentirsi spesso giudicati, di non sentirsi liberi di esprimersi, di essere infastiditi da chi giudica la loro scelta di partire per una vita nuova senza aver chiesto loro perché lo hanno fatto e come stanno.

In un lungo lavoro di raccolta di vissuti, pensieri e testimonianze siamo riusciti ad avere un quadro abbastanza chiaro, reale e crudo dei pensieri e delle convinzioni riguardanti il mondo delle migrazioni.

Ci siamo chiesti se fosse il caso di mettere i ragazzi di fronte ad alcuni concetti a volte davvero duri, ma poi abbiamo fatto scegliere a loro, li abbiamo accompagnati all’ascolto dei materiali raccolti e ci abbiamo ragionato insieme.

Lo scopo del video che è stato prodotto non è sicuramente dare una risposta, un verdetto su chi sono i minori stranieri non accompagnati e se abbiano o meno il diritto di stare in Italia; vogliamo piuttosto stimolare un pensiero e il coraggio di mettere in discussione le proprie certezze.

Per noi è stato un percorso importante di crescita personale e di gruppo. Ci siamo lasciati trasformare da questa esperienza condivisa e auguriamo a chi lo vedrà di stare in quella sensazione di confusione e dubbio che si assapora alla fine, di lasciarla sedimentare e solo poi farci i conti.

In un momento storico così complesso, in cui le certezze di tutti sono messe in discussione, in cui a pochi chilometri da noi la vita, la casa, la società, i diritti di tutti non sono più una certezza, è importante che ognuno sia protagonista del cambiamento, parte attiva dell’accoglienza e della conoscenza dell’altro.

Buon viaggio

L’equipe della Comunità Educativa In-Patto

Progetto “Ci siamo! Giovani partecip@ttivi Veneto 21”

Promosso da Amici del Villaggio- Finanziato da Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ha partecipato al progetto Carità Clodiense 

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